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Piegatura della lamiera: una storia triste

 

DATA: 13/11

Lo scenario è quello tipico delle giornate da passare a letto o sul divano

avvolti dall’abbraccio di un morbido e caldo plaid.

 

È novembre e come se non bastasse è pure martedì mattina.

Da sempre martedì è per molti una giornata pavida, pusillanime ed inetta: totalmente priva della cattiveria del lunedì e assolutamente lontana dal brio del venerdì.

 

Le sveglie sbraitano scaglionate sui comodini dei collaboratori della Pocoimporta Inox Spa che mestamente si vestono, trangugiano un caffè, spicciano i propri doveri, discutono con i partner, aprono gli ombrelli e raggiungono la sede.

La pioggia non è pioggia, è più una farina d’acqua lieve che inzuppa ma non bagna… di quelle che maledicono i miopi, sempre alla presa con le lenti appannate.

Auto in posteggio (Giorgione, il magazziniere, parcheggia malissimo: di traverso e mai nel numero assegnato), strisciata fiacca dei badge, cambio di abito per la produzione, caffettino e quattro chiacchiere per il “tecnico”, sorrisini tra segretarie e commerciali; e che il martedì abbia inizio.

 

Sembra un giorno come tutti gli altri, ed effettivamente lo è perché si sta per consumare un teatrino dalla trama trita e ritrita: fatto di quotidiani e metodici “calci al barattolo” fino a tarda sera.

ORE 9:33

Sandro, il commerciale, riceve una e-mail.

Stavolta è particolare.

Mente locale: “Dove li ho visti questi? Dicono che ci conoscono. Tolexpo? Lamiera? Hannover?”

“No, Hannover no. Ma mii ricordo bene solo la birra… boh!”

 


ORE 11:55

Riunione con AD a oltranza (peccato per la fame) e sfoggio di lessico forbito e inusuale.

“Sior presidente: questa è una commessa potenzialmente interessante del tutto consona con il nostro core-business dato l’alto know-how maturato in questi anni. Del resto, come dice la mission? Our mission your dream…o qualcosa di simile…”

 


ORE 14:05

Deciso: lavoro da prendere, fornitura maxi per multinazionale estera operante nel settore dell’energetico-petrolchimico-edilizio-biopresto+.

In pratica: nessuno sa che cazzo faccia, ma la roba è tanta, sono grossi e sono tedeschi.

 

DATA 16/11 – ORE 8:01

Preventivo “pelle e ossa che tanto ce la facciamo i ragazzi in produzione ci salveranno il culo” lanciato.

Passano giornate in cui tutto il commerciale è pervaso da un involontario impulso che fa incrociare gli indici coi medi… Tutti i ruoli chiave fingono indifferenza.

 


DATA 28/11 – ORE 11:14

Ordine fatto: consegna tassativa 15 gennaio.

Cuori a mille, scene di giubilo misti a lievi dolori intestinali. Conseguente fila ai servizi.

 

ORE 11:47

Finisce la carta igienica anche in quello dei disabili.

Il resto è storia…

 


DATA 01/12 – ORE 08:56

Inizio lavoro ufficio tecnico “a rotta di collo”.

Il motto è “disegna e taci, del doman non v’è certezza.”

 


DATA 05/12 – ORE 14:12

I primi pezzi al laser, pronti per la piega e per l’assemblaggio.

Nesting svolti in automatico e votati al minimo spreco. Siamo sul filo del rasoio, un etto di lamiera risparmiato è un etto di lamiera guadagnato.

 


DATA 06/12 – ORE 08:15

I primi cazzi su una serie di profili: bordi minimi non realizzabili.

L’operaio ha fame di viscere di disegnatore e sfoga la sua ira sul capo reparto che lo calma e lo rassicura. Nel frattempo, la pressa da sei metri è attrezzata.

 


ORE 09:12

Il tecnico che si arrangia con l’inglese chiama il cliente balbettando.

La multinazionale non capisce nemmeno il codice. Segue un’ora Kafkiana di botta e risposta gutturali in cui chi non riesce a spiegarsi tenta di informare chi non capisce nulla e che non ha seguito il progetto.

Dopo svariati tentativi si conviene che non verrà fatta alcuna modifica ai pezzi.

 


ORE 10:28

Fissato appuntamento con rappresentante utensili presse piegatrici, pezzi in stand-by.

 


ORE 14:05

Errore di un piegatore, sproloquio e bestemmia da 400 cavalli, ritagliare un particolare.

 


ORE 14:07

Rilevate forature a ridosso della linea di piega: chiedere in ufficio.

Pezzi in stand-by, cambio attrezzaggio della sei metri.

 


ORE 15:15

Satinatura segnata, cazziatone al laserista e ritaglio.

 


ORE 17:00

Sviluppo completamente cannato su tutto il 50/10.

Manca materiale.

 

DATA 06/02 – ORE 16:00

60% del lavoro ultimato.

A giorni è atteso inquietante come il MagoG della Galbusera il portavoce del cliente.

 


 

Sembra una barzelletta, vero?

 

QUANDO SI DICE CHE LA PIEGATURA INIZIA IN UFFICIO TECNICO

È PERCHÉ TUTTA LA FILIERA VA CURATA CON COMPETENZE TRASVERSALI.

 

Siamo tutti d’accordo che le sviste ci sono e ci saranno sempre, ma fare in modo che i disegnatori, grazie alla formazione focalizzata, acquisiscano quella linea netta che gli consenta di distinguere da subito il possibile dall’impossibile è di fondamentale importanza.

 

Quanti sono gli sprechi che non vedi?

Sai quantificare cosa significa cercare la massima efficienza del reparto e non del flusso?

Quanto costa non aprire i corretti canali di comunicazioni bilaterali tra uffici e produzione, uffici e clienti?

 

Quando si è costantemente immersi nel proprio lavoro quotidiano risulta complesso alzare la testa per scorgere i problemi che si ripresentano di continuo e che erodono una bella fetta dei guadagni della tua azienda.

 

IL MERCATO NON È CATTIVO:

È ESIGENTE.

 

Non gliene frega nulla delle mission aziendali, dei sorrisi, dei gloriosi trascorsi di quando “si saldava anche lo zincato senza maschera che poi c’erano le patate da mettersi sugli occhi”.

Il mercato premia le cose fatte in tempo da gente che guadagna e che sa come migliorare e sbagliare meno.

 

Per questo il modulo INTENSIVE di AdP sulla piegatura della lamiera è il nostro prodotto di punta:

parla la lingua di chi lavora e dà solo ciò che serve.

 

Perché Accademia della Piegatura fa SOLO questo: formazione e consulenza sulla piegatura della lamiera.

 

Semplicemente perché la produzione l’abbiamo vissuta in prima persona per molti anni.

Per conoscere tutto ciò che c’è da sapere sul nostro tour di aprile clicca sull’evento che si terrà nella città più vicina a te:

TREVISO – 05 APRILE

VERONA – 12 APRILE

CUNEO – 16 APRILE

 

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