Ognuno ha le sue fisse, i suoi credo, le sue abitudini e i suoi rituali.
Tutti ne abbiamo bisogno e a volte sono talmente radicati che ci portano a compiere scelte molto meno intelligenti di quello che crediamo.
Nell’acquisto di un bene durevole importante, che so io, un’automobile, quanto peso diamo alle valutazioni oggettive?
Ne facciamo poi?
Rispondo io: quasi nessuno le fa veramente.
Solitamente i valori che contano sono pochi e spesso sono pure irrazionali e anche quelli lampanti, quelli apparentemente più logici, a volte, non lo sono affatto.
Ma magari poi la promozione è valida solo se fai un finanziamento che annulla tutti i vantaggi…
Anche se fa lo stesso lavoro di un’altra, che magari è meno delicata e si guasterà di meno…
È un argomento infinito.
Il bello è che pochissimi sanno poco più del nome di un’auto che andranno a scegliere e proprio questa innocente consapevolezza viene utilizzata dai venditori a favore o a sfavore.
Non sto dando del farabutto a nessuno: ma se c’è da dare una spintina all’ago della bilancia che si fa?
I risvolti comici non mancano.
Conosco uno che si pavoneggiava per la sua nuova Mercedes classe A convinto di avere una trazione posteriore ed un motore frutto dell’ingegneria tedesca più spinta verso l’innovazione e la perfezione.
In realtà tira con le ruote davanti e monta un millecinque Renault che usa anche la Dacia…
Io non ci trovo nulla di male, se il motore è buono, sono economie di scala!
Ma vai a dirlo a lui… un altro po’ mi mette le mani addosso…
Insomma: crediamo a ciò che vogliamo credere.
Ma torniamo a noi.
Devi comprare una pressa?
HAI SCELTO IL PICCOLO PRODUTTORE.
Che fai?
Ecco 3 consigli essenziali:
1.
Hai la possibilità di farti fare una macchina su misura e puoi parlare con il produttore direttamente. SFRUTTALA! Chi ha veramente il controllo di ciò che vende non si tirerà indietro.
2.
Visita l’azienda di persona e non valutare da ciò che sembra. Ci sono produttori che magari hanno una fila di macchine pronte per essere spedite e fanno una gran figura, ce ne sono altri che gliene son partite quattro la settimana prima e sembrano che stiano per chiudere.
E poi ricorda: la salute di un’azienda non si misura in macchine vendute.
È una bella cosa piazzare prodotti, ma bisogna guadagnarci.
Ti faccio un esempio per farti capire cosa intendo:
Quando cammini per strada quante Ferrari vedi? Pochine, no?
Ebbene la casa del cavallino rampante ha un margine di oltre il 30 % sulle 8’000 macchine che vende all’anno.
E quante Opel incontri, invece? Molte, ma molte moltissime di più!
Purtroppo però da oltre vent’anni Mr. Opel è in perdita.
(Non per niente General Motors l’ha venduta ai francesi di Psa!)
3.
Per andare oltre alle voci di corridoio prova a leggerti i bilanci, fatti aiutare dal tuo commercialista. Ci sono dei servizi molto interessanti che te lo consentono comodamente da casa: ad esempio Icribis.
E scopri un sacco di sorprese.
Tipo che il tuo venditore di fiducia, che sono anni che ti dice “Quelli là stanno chiudendo, lascia perdere.”, aveva un fine ben preciso: non farti comprare da altri!
Insomma, consiglio spassionato:
ogni volta che fai una scelta importante liberati dalla tua zona di confort e sbattiti per capirne di più e meglio!
Io credo che tu, come tutti, ti meriti la trasparenza.
NON PERDERTI NIENTE!
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